Il suo essere e il suo apparire

Maria Teresa Carloni. Il suo «essere» e il suo «apparire». Una vita consumata in silenzio, come nascosto seme di Dio, per una rinascita della Chiesa perseguitata.

Premetto subito che non è facile parlare di Maria Teresa Carloni per la vastità degli aspetti che rientrano nella sua storia di donna di alta spiritualità,  in un contesto politico ed ecclesiale molto complesso: era rimasta orfana a 4 anni di ambo i genitori;  visse con angosciosa trepidazione la Seconda Guerra Mondiale e soffrì una profonda crisi religiosa anche per un isolamento fatto di incomprensioni.  Ma poi,  toccata dalla «grazia», tutta la sua vita si trasformò attraverso una guida spirituale, che la portò a vivere  una spiritualità intensa e ardua, attestata da fenomeni mistici ghiaccianti. Tutto questo nel segreto della sua abitazione, dove a nessuno era permesso di capire al di fuori delle autorità della chiesa legate dal sigillo confessionale. Poi ci sarà il Concilio Ecumenico Vaticano II  che lei ha seguito passo passo nel segno della speranza e con immolazione per il bene della chiesa…

Tenterò quindi di presentare alcuni frammenti della sua personalità anche se sono convinto che lei non me lo avrebbe permesso per la sua inviolabile segretezza. Ma io lo faccio, a trent’anni dalla sua morte, per ricordare prima di tutto a  me stesso di aver trascorso un pezzo di strada insieme, nella sua casa, per vari servizi prestati e poi per ringraziarla per aver imparato da lei ad amare la Chiesa.

Chiedo scusa se, per parlare di lei, debbo fare riferimento alla mia persona, che per molti anni le è stata vicina in determinati momenti della giornata. Continua a leggere...

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