Prima udienza di Papa Paolo VI
25 febbraio 1964: Prima udienza di Papa Paolo VI, che già ben conosceva Maria Teresa. Fu un incontro cordiale. Il Papa le disse: ”Approvo, benedico, incoraggio e supplico di continuare nel tuo ministero”.
Visita a Paolo VI in bilocazione
Poi il 13 settembre notte, tramite bilocazione, ne informò Papa Paolo VI che prese appunti. Queste notizie sono riportate in un quaderno del diario di Maria Teresa numerato 74 bis. Il tutto serviva al Papa per creare nuovi vescovi.
Il 16 gennaio 1967 giunge a Maria Teresa il telegramma del Maestro di Camera che le annunciava l’udienza per il 19 gennaio. Il tutto per intervento personale del Card. Beran.
Seconda udienza da Papa Paolo VI
19 gennaio 1967. Maria Teresa è all’inizio un po’ confusa, perché vede sul tavolo del Pontefice la sua lettera, che chiede di ritirare, ma il Papa le dice: “No, lasciala qui. Quando un Papa muore c’è la mania di farlo santo. Allora quando vedranno questa lettera, non lo faranno santo”. L’udienza si protrae tre quarti d’ora e fu memorabile perché il santo Padre venne informato da Maria Teresa di tutto il viaggio in Bulgaria, in Ucraina e Russia.
Terza udienza da Papa Paolo VI
Il 28 marzo 1973 viene concessa l’udienza a Maria Teresa e a Don Campana perché a Maria Teresa sembrava che ci fosse un certo cedimento da parte della Santa Sede a vantaggio dei governi comunisti. Per lei occorreva una netta opposizione al comunismo.
Quarta udienza da Paolo VI
Il 5 maggio 1976 Maria Teresa e Don Campana furono ricevuti da Paolo VI in una saletta appartata all’Aula Nervi. Gli viene offerta in dono una tela tessuta dai lituani in Siberia e inviata a Urbania per ringraziamento degli aiuti. Poi gli viene presentato un documento sulla Romania e l’ultimo bollettino de “La Voce dell’Amore”.